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Lettera di don Adriano

Carissimi volontarie e volontari del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione,
dopo una breve pausa, direi obbligata, ma necessaria per ridare lustro alla mensa che necessitava riordino, tinteggiatura, sanificazione del prezioso ambiente, vogliamo riprendere il nostro meraviglioso servizio caritatevole con una nuova energia, con più entusiasmo e direi con più amore nei confronti delle preziose persone che il Signore Gesù ci manda ogni giorno per sentirsi salutate, accolte e servite, donando a loro il cibo che la Divina Provvidenza non fa mai mancare.
E' una missione straordinaria che il Signore affida a me, a ciascuno di voi per sentirci davvero dono tra di noi e dono ai nostri amati poveri dove veramente c'è anche la presenza di Gesù da accogliere e da servire con tanta dedizione e generosità anche e in particolare modo quando ci costa di più, quando richiede più sacrificio, attenzione, benevolenza e pazienza.
Impariamo carissimi volontarie e volontari tanto preziosi al mio cuore di sacerdote, a donare il meglio di noi stessi, ovunque ci troviamo in servizio caritatevole nell'ambito del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, allora la nostra carità non può non trasformarci a immagine di Dio incarnando l'amore di Dio stesso.
Noi esistiamo per amore, per servire il Signore. Ci dice San Giovanni: “Chi non ama rimane nella morte” (1Gv 3,14); “Chi dimora nell'amore dimora in Dio e Dio in lui.” (1Gv 4,16). Certo che l'oggetto ultimo della nostra carità è Dio e in Dio dobbiamo amare il prossimo come Gesù ci insegna, amarlo servendolo con dolcezza, con delicatezza, con tenerezza. Carissimi ancora San Giovanni stupendamente ci invita affermando: “Se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri” (1Gv 4,11). San Paolo in merito afferma stupendamente: “Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore” (Ef 5,1-2). Riprendiamo, pertanto, il nostro servizio con vigore, con gioia di donare e servire, tenendo presente che quanto più amiamo esercitiamo la carità di Cristo, Signore nostro, ai nostri fratelli e sorelle poveri, tanto più amiamo Dio, amiamo Gesù presente negli abbandonati, emarginati, disastrati, poveri tra i più poveri, amiamo lo Spirito Santo, potenza della carità di Cristo e dell'amore di Dio, che anima, sostiene, dà forza e benevolenza al nostro servizio caritatevole. Da questo, ci dice San Giovanni: “Riconosceranno tutti che siete miei discepoli se avrete amore gli uni verso gli altri” (Gv 13,35) e se abbiamo amore per i feriti della vita. Tutti loro e noi abbiamo bisogno dell'amore di Dio per donarlo con gioia e dedizione, sia così per me e per tutti voi!

Don Adriano

Lettera di don Adriano

Carissimi,
è una missione splendida che il Signore Gesù ci dona. Non si può essere volontari autentici se non si è misericordiosi e se non si ha un cuore che gioisce nel donare ai poveri ciò che il Signore Gesù mette dentro di noi: abbondanza di amore, di bontà e di tenerezza. Continuiamo, senza mai stancarci, a portare avanti questa missione che il Signore Gesù ha affidato a tutti noi. I bisognosi, giorno dopo giorno, aspettano il nostro aiuto che, per loro e per noi, è prezioso. Affrontiamo e superiamo, con la forza della preghiera, ogni tipo di difficoltà. La povertà, purtroppo, continua a esistere e, ai nostri giorni, è in aumento; ma non scoraggiamoci di servire il Signore con gioia.
Teniamo sempre presente ciò che Gesù ci dice nel Vangelo: «Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi» (Mt 25,35-36). E ciò che ci dice stupendamente San Paolo: «Ma quanto a voi, fratelli, non vi stancate nel fare il bene» (2Tess 3,13).
Pertanto, carissimi, vogliamo continuare, impegnando le nostre energie umane e spirituali, a vivere nel nostro quotidiano, in fraternità di vita, donando a coloro che si trovano nel bisogno e nella povertà il meglio di noi stessi. Non dimentichiamo mai che l'amore di Dio, in Cristo Gesù nello Spirito Santo, per tutta l'umanità è sempre vivo e operante, non viene mai meno nel donarlo abbondantemente per nutrire la vita dell'uomo.
Dobbiamo imparare a impegnarci e a volerci bene per essere doni di bontà del Signore in noi! Dove c'è Gesù è operante la misericordia che perdona perché ama e che ci porta a servire con amore. È sempre viva l'amicizia, la voglia di fare del bene a tutti e la gioia di essere operosi nella carità come Gesù ci insegna.
San Giovanni nella sua prima lettera ci dice: «Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé. Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi, quindi anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli» (1Gv 3,14-16).
È bello educare il nostro cuore a un cuore ricco di amore di Cristo Gesù, di bontà, di tenerezza, di amicizia e di servizio caritatevole a coloro che si trovano ai margini della società, agli indigenti e ai poveri più poveri.
Gesù è sempre alla ricerca di cuori e di amici che sappiano amare e solo amare, perdonare e solo perdonare e a essere misericordiosi nei confronti di tutti.
Concludo con San Paolo che ci dice: «Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore, e siamo vostri servi per amore di Gesù» (2Cor 4,5).
La Vergine Immacolata accompagni sempre il nostro prezioso cammino di vita donando amore e sempre amore di Dio, come lei ha saputo insegnarci.

Don Adriano

Per amare i poveri bisogna servirli

Lettera di don Adriano ai volontari

Carissimi volontarie e volontari del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione,
sento forte nel mio cuore il desiderio di entrare nuovamente in comunicazione per iscritto con tutti voi che dedicate parte del vostro tempo prezioso in servizio dei fratelli e sorelle poveri, abbandonati, emarginati, sofferenti e malati. Siete persone meravigliose perché intendete amare come Gesù ha amato, e continua ad amare; siete persone che intendete servire i poveri con la gioia nel cuore. «Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce» (Sal 33,7), così preghiamo con il salmista. È il grido dei “nostri” fratelli e sorelle più poveri del Cenacolo; e noi siamo lì per accoglierli e servirli.
È bello essere in servizio dei poveri. La nostra azione diventa ricca di amore, di bontà e di tenerezza quando ci si dona a favore dei bisognosi. L’apostolo Giacomo ci dona in merito un meraviglioso insegnamento: «Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi che vi tiranneggiano e vi trascinano davanti ai tribunali? Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa» (Gc 2,5-6.14-17)
È bello donare il meglio di noi stessi ai nostri più poveri, è bella l'arte della carità come Gesù ci ha insegnato e continua a insegnarci per opera dello Spirito Santo. Se vogliamo incontrare realmente Cristo, carissimi, è necessario che tocchiamo il corpo di Gesù in quello piagato dei poveri. Quante tragedie e ferite in loro! Il corpo di Cristo si lascia ritrovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e delle sorelle più deboli e più bisognosi di amore e di bontà. Tendiamo, allora, con tanta tenerezza la mano ai poveri, incontriamoli con gioia, guardiamoli negli occhi sofferenti e pieni di lacrime e abbracciamoli con simpatia per far sentire loro il calore dell'amore che spezza il cerchio della solitudine, della tristezza, dell’abbandono e dell’emarginazione. Seguendo le orme di Gesù, noi vogliamo essere i servi dei poveri, dei diseredati, di coloro che sono in attesa che qualcuno si prenda cura della loro situazione e della loro sofferenza. Gesù in merito ci dice: «Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25,40). Dio ama i poveri e coloro che amano i poveri, che li servono, che dedicano del loro tempo per servirli, per ascoltarli e per essere loro vicini per non farli sentire soli e abbandonati. In questo nostro servizio, con san Paolo noi vogliamo dire: «Mi sono fatto tutto a tutti» (1Cor 9,22).
Carissimi, vi voglio bene! Non scoraggiamoci mai in merito alla missione che stiamo vivendo e che portiamo avanti giorno dopo giorno con la gioia del Signore nel cuore. Mettiamo il nostro operato in preghiera affinché sia la preghiera in noi ad amare e a esercitare la carità di Cristo Gesù. La preghiera ci sostiene nel servire Gesù presente anche nei poveri. Il nostro motto sia sempre per tutti noi: «Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui» (1Gv 4,16). Nel Nome del Signore vi ringrazio tutti per il vostro impegno e per la vostra dedizione. Maria, la Vergine Benedetta, Madre di tutti noi, accompagni il nostro stupendo cammino quotidiano.

Don Adriano
Giugno 2023

Don Adriano ci scrive...

Carissimi volontari e volontarie,
fratelli e sorelle che siete parte integrante del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, amici e simpatizzanti, in cammino in questo tempo difficile e faticoso, non lasciamoci contaminare dalla paura, dalla tristezza e dall'angoscia nell'affrontare il nostro vivere quotidiano, sempre più incerto, nel portare avanti la nostra bella vocazione e testimonianza nel servire il Signore con fede e con gioia.
San Paolo dice a tutti noi che siamo oberati di incertezze e di fragilità: «Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene» (2Ts 3,13).
Il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, con la presenza e con l'opera meravigliosa dello Spirito Santo, deve continuare con fiducia il proprio splendido cammino che arricchisce il nostro vivere, il nostro donare e il nostro servire i fratelli e le sorelle sempre più poveri. Come Gesù ci insegna, bisogna servire amando coloro che sono indigenti, che vivono ai margini della società e le persone sofferenti; dobbiamo creare fraternità, con l'aiuto potente dello Spirito Santo, donando il meglio di noi stessi.
Diventiamo persone ospitali e non prevenute e persone veramente amiche assumendo in noi uno stile di accoglienza semplice, limpido, libero da ogni pregiudizio, caloroso e gioioso, animato dalla preghiera, dalla carità veramente operosa e da amore commosso per coloro a cui si vuole bene.
Pertanto, il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione deve diventare una famiglia amata da Gesù alla quale Egli chiede di donare bontà, tenerezza e ospitalità al povero e ai fratelli e alle sorelle bisognosi di aiuto. Noi dobbiamo impegnarci a creare un clima dove tutti si sentano amati da veri amici affinché ognuno si senta a casa propria. Solo così possiamo esprimere e irradiare attorno a noi serenità, delicatezza e fiducia reciproca. Allora nel Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione il volontariato assumerà davvero un volto luminoso di fraternità. Certo, con Gesù nel cuore, con l'operosità dello Spirito Santo in noi, con la preghiera e con la partecipazione all'Eucaristia, tutto viene intensificato rendendo presente l'amore di Dio che ci affratella e allontana da noi la tristezza, l'angoscia e il non senso di appartenenza a una bella comunità che vive per amare, per donare e che gioisce nel perdonare. Il Signore Gesù vuole da noi dei cuori che sappiano veramente amare, veramente servire i fratelli e le sorelle, che sappiano che Gesù è contento di noi e del nostro operare. Certo, tutto ciò richiede sacrificio, dedizione, difficoltà e tempo prezioso donato. Il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione deve sentirsi appagato dal privilegio di essere espressione dell'amore di Dio nella Chiesa, nel cuore dell'Associazione di volontariato, nel cuore dei poveri, dei malati, dei sofferenti e dei bisognosi.
Pertanto, chiedo a me stesso e a voi tutti, carissimi, tanto amati dal mio cuore sacerdotale, di essere sempre credibili e incisivi.
Domandiamoci incessantemente: ma siamo davvero testimoni della gloria di Dio? Siamo capaci di esprimere con la vita la nostra testimonianza e dare sempre amore?
Vi saluto caramente citando san Paolo: «Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni modo. Il Signore sia con tutti voi» (2Tes 3,16).

Maria, Madre del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, ci accompagni con il suo cuore materno su questo affascinante itinerario
don Adriano


«Tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (1Gv 13,35)

Carissimi volontarie e volontari,
è bello ed è gioioso servire Gesù con entusiasmo. Non è tempo perso il donare ciò che gratuitamente dal Signore abbiamo ricevuto.
È bello anche servire con dedizione i poveri, i più poveri tra i poveri, le persone abbandonate a se stesse, coloro che si trovano a vivere ai margini della società e che si sentono tremendamente sole.
Un servizio fatto con amore, un saluto carico di bontà e di tenerezza, donano a loro e a Gesù in loro, vitalità, forza e speranza nel portare avanti il cammino di vita nonostante le grosse difficoltà che si interpongono, e donano fiducia e sicurezza che c'è qualcuno che si prende cura di loro. Questa è una bella e grande vocazione umana e cristiana che abbiamo ricevuto in dono dallo Spirito Santo per essere testimoni che Dio ci ama, che Dio non ci abbandona, che Dio si prende cura di loro e di noi.
È nel cuore del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione il condividere e il donare gratuitamente il nostro vivere e operare, il nostro servire e amare.
Durante l'ultima cena Gesù ha affidato a tutta l'umanità, a ciascuno di noi, ai nostri tanto amati poveri e alle nostre famiglie il comandamento dell'Amore reciproco: «Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34; cfr 15,12).
È stupendo! Il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione prima di essere un progetto umano è un luogo dove ci si impegna a essere sempre più sorelle e fratelli formando una bella fraternità e una grande famiglia ricca di persone che gioiscono nel servire il Signore, donando ciò che si è, ciò che si ha e ciò di cui si è arricchiti dal Signore.
Pertanto si dona perché si ama! È importante anche portare avanti questo stupendo progetto caritatevole con impegno, con dedizione e con delicatezza, evitando tutto ciò che potrebbe demolire e non costruire. Dobbiamo mettere in atto la stima e l'aiuto reciproco per crescere insieme in un cammino di fede, ricco della Parola di Dio, di opere di bontà, di misericordia, di perdono e di comprensione.
È bello ciò che ci dice Dio, Padre di infinita carità, che si prende cura dell'uomo, di noi tutti: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio» (Ez 36,26.28).
Lasciamo che lo Spirito Santo compia in noi quanto lui solo può compiere meravigliosamente. Il nostro operare in seno al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione deve diventare un luogo dove si impara ad amare Dio, ad amare Gesù,
Associazione di Volontariato
Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione O.d.V.
Sede: Corso Regina Margherita 190 - 10152 Torino - Cod. Fisc. 97577880012 - Tel. 011.4377070
Sito: www.cenacoloeucaristico.it - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ad amare lo Spirito Santo, ad amare i fratelli e le sorelle con cui si è in servizio esercitando con entusiasmo la carità di Cristo Gesù, e ad amare l'umanità bisognosa di aiuto, di attenzione, di tenerezza, di uno sguardo ricco di bontà, di luce, di misericordia di Dio e della solidarietà fraterna.
Dobbiamo agire in modo che coloro che ci incontrano o che incontriamo, possano dire di noi tutti in servizio ai poveri, agli ammalati, alle persone disastrate: «Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme – per servire ed amare -. Là il Signore dona la benedizione e la vita per sempre» (Sal 132,1.3).
La santa Madonna, Madre del Cenacolo, ci accompagni, ci protegga e ci aiuti in questo nostro operare e servire.
Un caro e affettuoso saluto a tutti voi tanto preziosi al mio cuore sacerdotale.

don Adriano


Torino, 10 settembre 2021

CASA DI SPIRITUALITÀ

Monastero Abbaziale Cistercense di Casanova. Carmagnola (Torino)
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Vai alla pagina dedicata
T 011 979 52 90
Aperto ogni domenica e festivi dalle 15,00 alle 18,00.

Don Adriano riceve il sabato pomeriggio dalle ore 14,00 alle 17,00.
Segue, alle 17,15, la S. Messa prefestiva.

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Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.

CENTRO DI ASCOLTO E PREGHIERA

Corso Regina Margherita 190
10152 Torino
Guarda la mappa
T 011 4377070
info@cenacoloeucaristico.it

CHIUSURA ESTIVA
Il Centro di ascolto e preghiera riaprirà lunedì 25 agosto con i consueti orari

Orario di ricevimento:
Lunedì dalle 7,30 alle 9,30
Giovedì dalle 13,30 alle 16,30

Nei centri di ascolto di Torino e Casanova continua l'accoglienza rispettando le norme vigenti relative al distanziamento e all'uso della mascherina

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
MENSA
via Belfiore 12, Torino
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CHIUSURA ESTIVA

La mensa sarà chiusa dal 4 al 30 agosto compresi. Riapertura domenica 31 agosto con i consueti orari.

Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.00 alle 16.30 

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