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Testimonianze 2009

Rendo testimonianza per grazia ricevuta

Circa tre anni fa mia sorella, di 52 anni, persona che ha sempre goduto di ottima salute, una sera viene improvvisamente colpita da una crisi epilettica. Portata al pronto soccorso al G. Bosco, viene sottoposta a visita neurologica e relativa RM. Prontamente ricoverata, dopo due giorni viene sottoposta ad intervento chirurgico al cervello. Dopo una notte di attesa, il dottore, a fine intervento, ci comunica che a mia sorella è stata asportata una buona parte di un tumore maligno, un “glioblastoma”, uno dei peggiori tumori recidivi irreversibili, e che la tempistica di vita, non avrebbe superato i sei mesi! Lascio a voi immaginare l’immaginabile. Si è attivata subito la macchina post-operatoria: 32 sedute di radioterapia e inizio del ciclo di chemioterapia. A mia sorella non è mai stata detta la cruda verità e l’abbiamo coperta di tante attenzioni nel massimo silenzio.
Le propongo di accompagnarmi alla messa che viene celebrata ogni lunedì sera nella chiesa di N. S. della Salute da don Adriano che io conosco da quando mio figlio aveva 11 anni, oggi ne ha 32; è stato il suo insegnante di italiano presso la scuola media “Cottolengo”. Quella sera è stata magica: la preghiera, la devozione, l’abnegazione di tutti i fedeli presenti hanno giocato un ruolo importante su di lei. Preciso che è credente, ma non tanto praticante.
Sono seguiti tanti altri lunedì di preghiera fino al giorno in cui siamo andate ad incontrare don Adriano in Via Bossi per una benedizione e una intensa preghiera su di noi.
Sono passati i primi sei mesi di tensione, un anno, due anni fino a Natale scorso. Lei è stata subito bene, ha iniziato e continuato tenacemente a lavorare senza avere problemi. I nostri incontri con don Adriano sono continuati nel tempo e tutte le volte lei mi diceva, dopo l’incontro di preghiera, di avere sentito un forte calore nella testa.
Verso settembre 2008, l’oncologo che la curava decide di smettere la somministrazione della chemioterapia. Ogni tre mesi mia sorella era sottoposta a RM e l’esito era sempre uguale: il residuo del glioblastoma non si ingrandiva, e questo ci dava una grande speranza di continuare a lottare e soprattutto a credere. Sospesa la chemio, il neurochirurgo, in base agli esiti della RM, decide di operare nuovamente mia sorella, specificando che mai aveva preso una decisione simile davanti ad un cancro di quella entità. Questa decisione era dettata dal fatto che lei stava benone e che tutto rimaneva sempre invariato.
Il 24 Dicembre 2008, viene sottoposta all’intervento. L’esito della successiva TAC e RM è negativo, nel senso che è stato tutto asportato e che lei non ha piu’ niente: è guarita. L’esito dell’istologico dice che trattasi di Radio-necrosi, vale a dire che le sedute di radioterapia hanno bruciato tutte le cellule cancerogene possibili presenti.
Il medico curante non sa dare una spiegazione plausibile a questa guarigione e sostiene che non si è mai verificato un caso simile in tanti anni della sua esperienza professionale. Sostiene che andrà avanti con le ricerche perché non è la medicina che ha fatto il miracolo, e che se di miracolo trattasi appurerà anche questo, perché lui è un medico che fa parte dell’equipe di Lourdes che prende in esame le guarigioni inspiegabili dal punto di vista scientifico.
L’oncologo, da parte sua, dall’alto della sua professionalità, non sa dare un’accettabile spiegazione medica a questa guarigione. Io sì! Don Adriano e le sue efficaci preghiere di intercessione hanno ottenuto dal Signore la grazia della guarigione.
Ritengo importante precisare che prima dell’ultimo intervento siamo andate da don Adriano per pregare ancora con lui e uscendo mia sorella questa volta mi dice che ha avvertito nella testa un fortissimo calore di cui ha sentito un beneficio immediato.
Ora mia sorella sta bene, non assume più farmaci e continua solo la sua fisioterapia di logopedia.
Mia sorella ed io possiamo testimoniare, e ci crediamo veramente, che, grazie alla forza della preghiera certamente il Signore si è servito delle mani del chirurgo per compiere questo delicatissimo intervento.
A Dio il nostro rendimento di grazie per ciò che ha fatto per noi a testimonianza per coloro che hanno una fede vacillante e un ringraziamento a don Adriano e al suo Cenacolo.

Guarigione dal carcinoma prostatico

Sento il dovere di ringraziare il Signore per le meraviglie che ha operato su di me in un momento di grave malattia.
Tempo fa, cioè nel 1995, un controllo ecografico mise in evidenza la presenza di un calcolo di cm 4,55 nella cistifellea; pareva non ci fosse nulla di preoccupante. I medici però, non soddisfatti, per avere una visione completa delle mie condizioni, mi consigliarono di eseguire un’altra ecografia all’addome inferiore che mise in evidenza un problema ben più preoccupante del calcolo alla cistifellea cioè la presenza di un tumore all’interno della prostata. Visto il risultato dell’ecografia, essi decisero di eseguire una biopsia da inviare al Centro tumori di Volvera ove mi venne purtroppo confermata la diagnosi di carcinoma maligno prostatico. Pertanto fu deciso l’urgente intervento chirurgico. Il risultato dell’esame istologico diede esito positivo con nessuna prescrizione medica da seguire data la gravità del caso.
Benché non sia inserito direttamente nel gruppo di preghiera di cui mia moglie è fedelissima, anch’io mi sono sentito più volte partecipe e unito con il cuore e con la mente alle preghiere, per chiedere il dono della guarigione, che don Adriano rivolgeva con fede a Dio Padre, unitamente al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Il Signore ha guidato le mani del chirurgo e tutto si è risolto bene anche se la situazione risultava molto grave.
Ora sto bene e ho ripreso le normali funzioni urologiche, non ho più alcun disturbo e non devo assumere alcun farmaco.
Pertanto ringrazio e lodo il Signore che ha illuminato i medici e tutti coloro che, con don Adriano, hanno intensamente pregato per la mia guarigione.

Grazie Gesù per la guarigione

Mio marito ed io conosciamo don Adriano da 14 anni grazie ai nostri amici Carla ed Ezio. Partecipiamo il primo venerdì del mese alle celebrazioni del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione presiedute da don Adriano presso la Chiesa N.S. della Salute e. dal 2000, anche agli esercizi spirituali nel mese di luglio di ogni anno.
Dopo un lungo periodo di tosse, che mi tormentava giorno e notte, resistente ai farmaci, il mio medico pneumologo nel marzo del 2006 richiedeva una TAC al torace da cui risultava un referto di limitata fibrosi polmonare. All'inizio del mese di maggio 2006 con gli esiti di una serie di esami, mi recavo all'Ospedale S. Luigi da uno pneumologo di chiara fama, il quale mi sottopose ad altri esami i cui esiti confermavano una diagnosi di fibrosi polmonare idiomatica. L'esito di tale malattia è infausto in quanto il suo progredire, in tempi abbastanza veloci, colpisce entrambi i polmoni. Il medico, con molto tatto, iniziò a prepararmi a vivere tempi peggiori in quanto le cure per questa malattia autoimmune sono ancora allo stato di sperimentazione clinica ed ipotizzava la mia entrata in un protocollo di studio con un nuovo farmaco che sembrava potesse ritardarne l'evoluzione. Tutto questo era subordinato ad un successivo controllo dopo circa tre mesi.
A novembre 2006 con mio marito mi sono recata da don Adriano e con tanta fede ho chiesto una preghiera per la mia guarigione, sentendomi in imbarazzo al pensiero delle molte persone ben più meritevoli di me di ricevere grazie dal Signore.
Don Adriano ha invocato lo Spirito Santo su di me, imponendo le sue mani sulla mia schiena e particolarmente sulla parte sinistra, ove è localizzata la malattia; ho sentito un forte calore scendere su di me. Durante la preghiera piangevo e pregavo con intensità di cuore. Ero talmente commossa che non potevo esprimere la serenità e la gioia che ho provato in quel momento.
L'esito del successivo controllo ha per me una gradita sorpresa, infatti diceva testualmente: "Il confronto con l'esame precedente dimostra un netto miglioramento del quadro funzionale".
Gli esiti dei successivi esami eseguiti 1'11 gennaio - il 23 aprile - il 12 novembre 2007, il 17 aprile 2008 rientrano nella norma.
Con la visita del 17 luglio 2008 il professore del S. Luigi è lieto di potermi dire che è rimasta nel mio polmone sinistro una cicatrice grande come una moneta da due euro.
Se la malattia avesse fatto il suo corso, oggi avrei un polmone per 2/3 atrofizzato.
L’ultimo controllo eseguito nel mese di gennaio 2009 ha confermato i risultati precedenti e il professore mi ha detto che posso ritenermi miracolata. Dovrò soltanto più sottopormi ai normali controlli periodici.
Sono certa che questa guarigione, di cui dò testimonianza, è dovuta all'intercessione di don Adriano presso il Signore e alle preghiere di tutta la Comunità di fede del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Ringrazio il Signore per essersi preso cura di me. Gloria e lode al Signore.

Grazie Gesù per il dono di un figlio

Sono originaria della Costa d’Avorio dove frequentavo un gruppo di preghiera del Rinnovamento nello Spirito e pregavo molto perché il Signore mi guidasse nelle scelte della mia vita. In quel periodo conobbi il giovane che ora è mio marito. Lui si trasferì in Italia e io successivamente lo raggiunsi. Ci sposammo, ma, essendo io molto giovane, non desideravo avere figli tanto che rifiutai il figlio che avevo già in grembo e poi presi la pillola per alcuni anni.
Nel frattempo è morta mia mamma e io trascorsi un periodo molto triste per la sofferenza causata dal lutto che mi aveva colpita e dal rimorso dell’aborto che mi tormentava.
Intanto maturò in me e in mio marito il desiderio di avere un figlio, ma non restavo più incinta ed ero disperata al pensiero di non potere averne più.
In seguito all’invito di una mia amica partecipai alle preghiere, alla Santa Messa e all’adorazione eucaristica presso il Monastero abbaziale di Casanova. Quel giorno don Adriano, dopo le preghiere di intercessione, proclamò che il Signore Gesù si stava chinando su una coppia che desiderava tanto avere in dono una creatura e che presto sarebbe stata esaudita.
Il mese successivo riscontrai che ero incinta e il nostro cuore fu inondato da tanta gioia. È nato un bel bambino che ho voluto portare alle celebrazioni eucaristiche presso il Monastero per testimoniare la nostra riconoscenza e ringraziare il Signore Gesù per il prezioso dono di questa nuova vita.
Ora continuiamo a partecipare alle preghiere del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione con il nostro bambino.
Ringraziamo anche don Adriano e tutti coloro che si uniscono alle preghiere di intercessione.

Ero in balìa dei maghi

Nel 1976, dopo il matrimonio, mi sono trasferita da Avellino a Nichelino (TO) .
Dopo alcuni mesi di matrimonio felice, improvvisamente mio marito è cambiato nei miei riguardi; è diventato poco affettuoso e sgarbato. Ad ogni fine settimana riceveva delle telefonate da un uomo in seguito alle quali lui usciva lasciandomi sola a casa.
Intanto è nata la prima figlia e presto rimasi nuovamente incinta. Mi sentivo sola nell’affrontare questa gravidanza perché la primogenita aveva pochi mesi e allora, d’accordo con mio marito, ho abortito (anno 1978). Non ero cosciente di aver commesso un peccato così grave anche perché frequentavo delle persone che non mi hanno mai aiutata a capire questa difficile situazione, ma hanno peggiorato la mia posizione. Nel 1980 è nato un maschietto; sembrava avesse portato un po’ di gioia nella mia famiglia. Nel frattempo ho cominciato a stare molto male: avrei dovuto sottopormi ad intervento chirurgico per appendicite, ma non era possibile perché ero affetta da un focolaio polmonare (1981) e solo dopo alcune cure sono guarita per cui è stato possibile eseguire l’intervento. Mi facevo coraggio perché avevo i bambini piccoli, ma le mie condizioni di salute non miglioravano.
Non andavo a Messa. Accoglievo l’insegnamento dei testimoni di Geova, ma ho scoperto di essere stata ingannata quando a mia figlia, che aveva portato a scuola la Bibbia che io avevo acquistato da loro, l’insegnante disse che non era quella della religione cristiana cattolica.
Mio figlio si ammalò ed io mi rivolsi ad una maga la quale mi assicurò di togliere le fatture malefiche a me, a mio figlio e a tutta la famiglia. Per questo le avevo già consegnato 3 milioni di lire, ma ho incominciato a temere di essere truffata e non avere più fiducia in lei. Mi disse che sentiva che mi stavo mettendo contro di lei, allora decisi di non consultarla più. La situazione in famiglia andava peggiorando e mio marito cominciò anche ad alzare le mani su di me e sui figli. Una sua cugina mi accompagnò da un’altra maga e questo fatto aveva rafforzato l’amicizia tra le nostre famiglie, ma poco dopo compresi che questa amicizia non faceva che complicare la vita nella mia famiglia.
Un giorno, tornando a casa, dopo una seduta dalla maga, mi sentivo disperata; allora sono entrata in una chiesa a pregare. Da quel momento ho intrapreso, in modo ancora molto indeciso e lento, un cambiamento interiore e della mia vita e iniziai a frequentare un gruppo di preghiera guidato da un esorcista.
Nel frattempo mio marito, che era temporaneamente disoccupato, trovò lavoro presso una ditta il cui proprietario aveva un parente medium (1987). Io e la mia famiglia subivamo un’influenza negativa. Contemporaneamente mia figlia avviò una stretta amicizia, durata ben quattro anni, con un ragazzo testimone di Geova. Ero molto preoccupata perché non vedevo una positiva via d’uscita. Quando questa amicizia finì, cominciammo a pregare tutti insieme e pareva che la tranquillità regnasse finalmente in famiglia; ma dopo un breve tempo la situazione precipitò nuovamente nel caos. Intanto mia figlia iniziò una relazione con un uomo sposato e ciò causò in me un grande sconforto, angoscia e disperazione.
Venuta a conoscenza delle celebrazioni del primo venerdì di ogni mese presiedute da don Adriano nella chiesa N. S. d Salute cominciai a parteciparvi. Una sera di questi primi venerdì del mese, mentre pregavo per mia figlia, stavo molto male e avevo un forte mal di capo con sensazione di nausea e mi sentivo venir meno. Nel momento in cui don Adriano è passato tra i fedeli con Gesù Eucaristia, mi sono sentita improvvisamente benissimo e non avvertivo più alcun malessere. Ho alzato la mano per testimoniare che ero stata toccata dal Signore.
Una domenica io e mio marito abbiamo partecipato alla S. Messa e all’adorazione eucaristica presso il Monastero di Casanova. Quando don Adriano è passato a benedire io stavo pregando il Signore perché illuminasse mia figlia affinché interrompesse quella relazione. Il quel momento mi sono sentita avvolgere da un calore intensissimo e nello stesso tempo ho provato un gran sollievo, liberazione e una sensazione di leggerezza come fossi diventata una piuma. Mia figlia ha lasciato quell’uomo e ora vive serenamente.
Ringrazio di cuore il Signore perché ha liberato mia figlia, riportandola sulla buona strada, e i nostri cuori da ogni spirito negativo e dal travaglio causato dal maligno.
Ora, quando mi è possibile, partecipo anche alle celebrazioni del lunedì e continuo a pregare e ad affidare tutti i nostri problemi alle preghiere di intercessione di don Adriano e del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione che mi danno coraggio e forza nell’affrontare la vita.

Un giovane racconta

Desidero più di ogni altra cosa, diventare uno strumento di Gesù, e prego anche la Madonna di donarmi quella forza che ha ricevuto Lei nei momenti più difficili della sua esistenza. Prego per ricevere dal Signore la forza di non “mollare” di fronte alle difficoltà della vita. Lo so, è difficile, soprattutto quando la conversione è così pressante.
Un giorno dei primi di Marzo 2009 mio cugino disse a me e a mia sorella di 27anni: "Io, da anni, partecipo alla Messa nel santuario N. S. della Salute". Io non sapevo neanche che ci fosse una chiesa, al massimo, passavo al mercato della piazza antistante per fare acquisti convenienti.
Un lunedì, esattamente il 23 Marzo 2009, non avendo potuto partecipare alla messa domenicale nella nostra parrocchia per motivi di lavoro, abbiamo deciso di andare alla Messa in Via Vibò alle ore 20,30. Io, ridendo, avevo detto a mia sorella: “Ci saremo tu, io, Gesù e il prete”. Invece no; entrando nel Santuario dal portone anonimo di Via Vibò mi è sembrato di trovarmi in un’altra dimensione: la chiesa era piena di fedeli che pregavano per i loro problemi, per la loro famiglia e per gli amici. Io non sentivo nulla intorno a me, partecipavo alla S. Messa, come se avessi un rapporto a due: io e Gesù. Non conoscevo don Adriano: mio cugino non mi aveva mai parlato di lui per cui non sapevo che è un sacerdote che rivolge particolare attenzione nel suo ministero ai bisognosi, ai sofferenti, ai malati e ai giovani che sono alla ricerca della propria identità e dell’incontro con il Signore fonte di luce, di speranza e di gioia.
Quella sera, accompagnata da mia sorella e da mia madre, ascoltavo la Messa, ma avevo una sofferenza interiore e profonda, una crisi d'identità; non trovavo gioia di vivere e di comunicare. Eppure io ero sempre stata in mezzo alla gente, invece in quel periodo, mi sentivo in balia di tutto, non riuscivo a decidere per me, avevo bisogno che qualcuno decidesse per me. Mia sorella era molto preoccupata perché io ero sempre stata una ragazza autonoma. Può capitare a tutti di entrare in questo vortice; molti non riescono ad uscirne, oppure hanno delle ricadute negli anni; non sono malattie del corpo, ma dello spirito, della psiche e della mente. Mi sentivo accecata, come se vivessi nel buio, isolata; non volevo vedere la luce, mi nascondevo e pian piano mi chiudevo in me stessa. Credetemi, era una cosa che succede molto facilmente: all'inizio nessuno se ne accorge, tutti pensavano che io stessi passando un periodo negativo, perché mi conoscevano e mi hanno sempre vista attiva e raggiante. Quello è stato il momento decisivo, quello in cui la fede, la famiglia, le amicizie, mezzi del Signore, mi hanno aiutato a reagire. Quel lunedì, alla fine della Messa, mio cugino si avvicinò a me e io scoppiai a piangere; volevo gridare il mio dolore interiore, ma in quel momento si avvicinò mia sorella con un suo ex-compagno di scuola, Marcolino che, con il suo entusiasmo e con gioia, ci condusse da don Adriano per chiedergli una preghiera intensa. Noi ci siamo tenuti tutti per mano e abbiamo ricevuto la benedizione del Signore. Quella sera smisi di piangere solo quando sono andata a dormire.
Da quel giorno è iniziato il mio cammino spirituale e lentamente io sono “rinata”. Marco successivamente mi ha contattata per invitarmi a partecipare all'adorazione eucaristica del venerdì sera in via Bossi 28. Quel venerdì don Adriano era assente in quanto stava celebrando gli esercizi spirituali in una comunità di consacrate; ma non mi spiegavo come mai la sua presenza fosse importante per l’animazione nel tempo di adorazione eucaristica. Appena entrai nella cappellina di Via Bossi 28, mi sono sentita in pace, aperta e serena per tutto il tempo della preghiera in quanto sentivo forte la presenza di Gesù Eucaristia.
La svolta della mia vita era iniziata. Lunedì 4 maggio 2009, appena incominciata la Messa, grazie all’invito insistente di Cristina, sono andata a confessarmi; sono scoppiata a piangere lacrime di gioia immensa; volevo urlare a tutta la chiesa il mio amore per Gesù Salvatore! Il confessore mi ha chiesto perché piangevo, se ero turbata da qualche confessione nascosta; io gli risposi che piangevo di gioia, le mie lacrime erano di ringraziamento perché Gesù mi aveva trasmesso una pace immensa manifestandomi che “Dio è amore”, misericordia e tenerezza.
È successa una cosa stranissima: il sacerdote confessore mi ha consigliato di scegliere un padre spirituale affinché mi aiutasse a percorrere un cammino di conversione e di intensa vita spirituale. Io non sapevo neanche che cosa significasse e chiesi a Marco di spiegarmi di che cosa si trattasse; lui mi disse di parlarne con don Adriano che mi avrebbe saputo rispondere in modo esauriente.
Ma io vivevo e vivo ancora in modo non del tutto aperto l’incontro con don Adriano; da lui mi sento scrutare con tanta bontà e questa è una sensazione comune anche ad altre persone. È bella la potenza dello Spirito Santo che lui sempre invoca su di sé e su di noi!

Dio ha guarito mio figlio!

Nell’anno 2006 mio figlio venne operato in Romania per un tumore maligno con asportazione del linfonodo ascellare. In seguito è stato sottoposto a chemioterapia e a radioterapia.Data la lontananza, io e mio marito eravamo disperati.
Un’amica mi ha consigliata di partecipare alla celebrazione eucaristica presieduta da don Adriano e parlare con lui del mio problema. A settembre mi sono recata presso la chiesa Nostra Signora della Salute e alla fine della s. Messa gli parlai; egli pregò intensamente per mio figlio dicendomi: “Intensifichiamo la preghiera”. Tutti i lunedì del periodo in cui mio figlio dovette sottoporsi alle cure, io ho partecipato alle celebrazioni, all’adorazione e alle preghiere di intercessione per ottenere dal Signore il dono della guarigione del corpo e dello spirito.
Desidero precisare che io sono di religione cristiana e di confessione ortodossa, ma continuo a partecipare alla S. Messa e all’adorazione presso il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione perché sento di ottenere un grande beneficio interiore che mi dà forza e serenità.
Nel mese di marzo 2008 accompagnai mio figlio presso il Centro di ascolto di Via Bossi, 28 per partecipare all’adorazione eucaristica; lui era molto agitato, ma, mentre don Adriano pregava, mi disse che si sentiva sempre più in pace e sereno. Iniziava anche un cammino di guarigione interiore. Ora mio figlio è guarito e sta bene.
È venuto personalmente dalla Romania per confermare e ringraziare per il dono ricevuto dal Signore. Ringrazio il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e don Adriano per le efficaci preghiere di intercessione e per le sue confortanti parole di incoraggiamento che mi hanno dato speranza e fiducia.

Voglio rendere testimonianza, per grazia ricevuta

Il 30/04/08 ho fatto, con la prevenzione serena di via Cavour (TO), una rettosigmoidoscopia diagnostica e mi hanno subito prenotato una colonscopia per polipectomia al colon, eseguita il 26/05/08, che mise in evidenza tre polipi del sigma, lipoma peduncolato colon traverso e proliferazione tipo 2c colon destro. I polipi mi furono subito asportati.
L'esame istologico del 27/05/ 08 evidenziava:
1) Frammenti di tessuto adenomatoso di tipo tubulare con displasia di alto grado.
2) Adenoma villoso con displasia di alto grado e area di adenocarcinoma ben differenziato. G1.pT1.
Rapporto adenoma / carcinoma: 80/20
Profondità di invasione della sotto mucosa:<2 mm
Ampiezza di invasione della sottomucosa: < 4 mm
3) Polipi misti iperplastici e adenomatosi con displasia di basso grado.
4) Linea di resezione non valutabile.
Il personale medico si e' subito attivato per la preparazione all'intervento.
Mia moglie, che qualche volta aveva partecipato alle celebrazioni di don Adriano, nella Chiesa N. S. della Salute, ha fissato un appuntamento presso il Centro di ascolto di via Bossi, 28 e per la prima volta ho incontrato il sacerdote di cui mi parlava mia moglie. Abbiamo esposto il problema e chiesto preghiere a don Adriano in quale, con una mano sul capo di mia moglie e l'altra sul mio addome, ha pregato fortemente e in quel momento ho sentito un intenso calore che mi invadeva. Subito non ho capito cosa mi stava succedendo. Quando ci ha salutati ci disse di stare tranquilli e di pregare perché il Signore potesse guidare le mani del chirurgo.
Solo dopo ho capito quale grande grazia il Signore mi ha fatto per l’efficacia di quella preghiera.
Il 21 luglio fui ricoverato e il 22 fui sottoposto ad intervento che è stato lungo. È andato tutto bene e non c'è stato bisogno di mettermi l’ano artificiale anche se il chirurgo ha dovuto asportare tutto il colon.
Tre giorni dopo, quando ho cominciato a camminare, è iniziata la mia guarigione; il personale medico si meravigliava ogni giorno della mia ripresa, ma io e la mia famiglia non ci siamo stupiti perché avevamo avuto molta fiducia nella preghiera della quale abbiamo sperimentato la potenza.
Il 30/07/08 fui dimesso.
Ringrazio Dio per aver illuminato e guidato le mani del professore che mi ha operato, la sua equipe e tutto il personale. Ringrazio inoltre tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione che, con le sue preghiere, ha fatto sì che uno dei chirurghi potesse dirmi: “Sei stato miracolato”.
Grazie a don Adriano per le preghiere di intercessione e per il bene che fa a noi tutti.
Allego documentazione medica.

Sono guarito dal mal di schiena cronico

Da circa 12 anni soffrivo di un cronico e dolorosissimo mal di schiena a livello lombare, a causa di un problema ad un disco intervertebrale tra l'ultima vertebra lombare e la prima sacrale (L5-S1) che era danneggiato. Ho sempre avuto, a causa di questo problema, gravi difficoltà nel compiere i movimenti più banali: prendere in braccio mia figlia, chinarmi per allacciarmi le scarpe, farmi la barba e persino alzarmi dal letto al mattino era doloroso. Non provavo nessun giovamento nel riposo a letto. Ho vissuto questi dodici anni con la sensazione di avere sempre un coltello piantato nella schiena. Negli anni passati avevo più volte effettuato visite ortopediche, ma i medici che mi avevano visitato mi avevano sempre detto che, per il mio problema, documentato anche da una risonanza magnetica che avevo effettuato alcuni anni fa all'IRM di Pianezza, c'era poco da fare, poiché il disco intervertebrale è una giunzione fibrocartilaginea e non è operabile. Solo recenti tecniche chirurgiche hanno messo a punto speciali protesi che sostituiscono questo nostro ammortizzatore naturale, ma non senza qualche rischio.
Il primo venerdì di maggio 2009, primo venerdì del mese, mi sono recato con alcuni amici, mia moglie e mia figlia alla funzione che tu, caro Don Adriano, hai presieduto presso la chiesa della Salute. Quando hai cominciato ad annunciare i vari cammini di guarigione che il Signore avrebbe intrapreso, lo ero assorto in preghiera, ma non stavo assolutamente pregando per la guarigione del mio mal di schiena.
Tra le varie guarigioni annunciate hai proclamato che il Signore avrebbe cominciato un cammino di guarigione su due persone che avevano problemi a livello lombare. In quel momento ho avvertito una strana ed inconsueta sensazione di intorpidimento nel tratto lombare della colonna vertebrale che mi provocava dolore cronico da dodici anni. Avevo sentito l'annuncio di tale guarigione, credevo di esserne rimasto suggestionato, però ho cominciato a provare un leggero giovamento e allora ho iniziato, nel mio cuore, a chiedere: "Gesù cosa succede ? Mi stai guarendo dal mal di schiena ?". Più volte durante il prosieguo della funzione ho rivolto a Gesù la stessa domanda e nel frattempo sperimentavo un profondo raccoglimento. Ho provato quindi a chinarmi in avanti e mi pareva di avere decisamente meno dolore. Ho deciso di non dire niente a nessuno, nemmeno a mia moglie, perché ancora temevo di essere rimasto suggestionato e non volevo illudere me stesso e gli altri, ma soprattutto non volevo far fare brutta figura a Gesù. Temevo che il male mi ritornasse.
Invece nei giorni seguenti il miglioramento è proseguito fino a che il male in quel tratto di colonna vertebrale è completamente scomparso! A quel punto non ho più potuto tacere la cosa. Oggi è martedì 26 maggio 2009 e, a 25 giorni di distanza da quella sera, posso dire che per la prima volta, da dodici anni, non provo più quel dolore.
Desidero rendere gloria al Signore perché eterna è la sua misericordia. Io so di non essere degno di tale grazia. Il Signore ha voluto chinarsi su di me nonostante la mia miseria; io ho inteso questo segno che il Signore ha voluto darmi, non come un premio, ma piuttosto come un incoraggiamento a proseguire nell'intensa preghiera quotidiana che da qualche mese ho intrapreso insieme a mia moglie e mia figlia.
In ultimo, desidero ringraziare te, caro Don Adriano, che ti poni al servizio di chi soffre e prega con fede e metti in pratica il mandato che Gesù Cristo ha elargito agli Apostoli quando disse loro: "Andate... nel mio nome scaccerete i demoni, imporrete le mani e i malati guariranno".
Grazia ricevuta

Mio figlio è tornato a vivere

La sera del 18-05-2005 Davide ebbe un grave incidente con la moto. Quando giungemmo al pronto soccorso i medici non ci nascosero quanto la situazione fosse seria. Infatti, in seguito al grave trauma toracico, riportò fratture multiple alle coste, rottura della trachea e frattura a quattro vertebre lombari.
Al problema respiratorio, che si presentò da risolvere immediatamente, seguiva l’incognita della grave lesione ad una vertebra. Trascorremmo la notte in attesa che la situazione potesse essere meglio definita perché non si capiva bene quale fosse la decisione immediata da prendere a causa delle complicanze che si riscontravano col passare del tempo. Si può immaginare la nostra angoscia mentre attendevo di fronte alla porta della sala di rianimazione. Il mio unico pensiero era rivolto a Dio perché solo Lui poteva sostenermi e aiutare Davide che ci lasciarono vedere per pochi minuti. Dopo 24 ore fu trasferito nel reparto di terapia intensiva; respirava con l’aiuto di un apparecchio. Nel frattempo si è verificata una emorragia polmonare e quindi dovette essere collegato subito ad un aspiratore drenante.
I neurochirurghi si tenevano pronti per intervenire sulla colonna vertebrale appena si fossero risolti i problemi di ventilazione polmonare. Sono quasi sempre rimasta vicino a nostro figlio che non si lamentava mai per il dolore, ma leggevo nei suoi occhi il pensiero fisso che non lo abbandonava mai: “Camminerò ancora? Ritornerò come prima?”.
Un pomeriggio, mentre Davide riposava, io mi avvicinai alla finestra della camera e rivolsi gli occhi pieni di lacrime al cielo. In quel momento qualcuno mi sfiorò la spalla: era una suora del Cottolengo che assisteva una consorella; si informò della situazione di mio figlio e, con molta semplicità e dolcezza, mi invitò a non disperare e mi assicurò che avrebbe comunicato a don Adriano quanto fosse necessario pregare intensamente per Davide. Provai un sollievo immediato e la tensione di quei giorni si dissolse e mi sentii serena e pronta ad affrontare la situazione.
Davide fu dimesso dopo due settimane e non fu necessario l’intervento chirurgico anche se, immobilizzato in un busto, impiegò quattro mesi a riprendere la sua autonomia.
Io, all’epoca dell’incidente di Davide ero appena uscita da una situazione difficile risolta con un intervento chirurgico; con l’aiuto di Dio riuscii a dargli tutta l’assistenza di cui aveva bisogno. Quel periodo lo vivemmo senza tormenti, ma con la consapevolezza che ci sarebbe stata la ripresa mentre mi occupavo di mio figlio come se fosse un neonato. Giorno per giorno uscì dal suo mutismo fino a manifestarmi con gioia e fiducia di sentirsi ritornare alla vita.
In quei giorni ci telefonò don Adriano che, con la sua voce gioiosa e sicura che lo distingue, chiedeva notizie di Davide che il 10 ottobre riprese il lavoro.
Da tempo sentivo la necessità di raccontare questa mia esperienza, ma soprattutto voglio rendere quel grazie che ho imparato a rivolgere ogni giorno a Gesù, a don Adriano e a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, le cui preghiere di intercessione hanno ottenuto dal Signore la guarigione di mio figlio.

La potenza del Signore ha operato guarigioni

In questi ultimi tempi ho potuto sperimentare la potenza misericordiosa del Signore che, in diverse situazioni, mi ha donato la guarigione. Nel mese di maggio 2007 soffrivo a causa di un insopportabile male al ginocchio destro.
Il primo venerdì del mese di giugno mi recai, come è mia consuetudine da circa dieci anni, presso la chiesa Nostra Signora della Salute per partecipare alla santa messa e all’adorazione eucaristica. Quando don Adriano è passato in mezzo ai fedeli con Gesù Eucaristia io stavo pregando perché il Signore mi liberasse da questo male. In quel momento ho sentito un forte calore che mi ha avvolta completamente. Mentre tornavo a casa ho avvertito un dolore fortissimo al ginocchio, come se degli aghi mi pungessero; dal giorno successivo però non ho più avuto alcun dolore.
Nel mese di dicembre dello stesso anno un improvviso dolore al braccio sinistro mi impediva di muoverlo come se fosse fratturato. Anche in questo caso in seguito alla preghiera intensa del primo venerdì del mese di febbraio 2008 ho potuto riprendere gradualmente l’uso del mio braccio e il dolore è ormai completamente scomparso. Inoltre ero afflitta da un fastidioso e persistente dolore all’orecchio sinistro. Le prime cure mediche non avevano dato alcun risultato; ero molto preoccupata perché non riuscivo più a sentire bene e temevo di perdere l’udito. Durante la celebrazione eucaristica di un lunedì, mentre chiedevo al Signore di liberarmi da questo grave problema di udito, ho sentito tanta gioia nel cuore che mi ha sollevata dalle mie preoccupazioni. Il giorno seguente l’udito è tornato normale e continuo tuttora a sentire bene.
Ringrazio e lodo il Signore perché non ci abbandona mai se noi lo preghiamo con fede e apriamo il nostro cuore al Suo grande amore.
Ringrazio don Adriano e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le intense preghiere di intercessione.

Anche oggi Gesù compie meraviglie

Due genitori sono felici: attendono la nascita di una bambina tanto desiderata. Questa gioia è stata presto infranta dall’esito della prima ecografia che evidenziava un'ernia diaframmatica. Secondo i medici ciò costituiva un grave pericolo per la sua vita perché causava lo spostamento degli organi addominali con conseguente compressione sui polmoni tanto che la bambina, al momento della nascita, poteva avere gravi difficoltà respiratorie e quindi anche morire per asfissia. I genitori non si scoraggiarono; si recarono subito da don Adriano esponendogli il problema e l'angoscia che portavano in cuore. Lui pregò intensamente su di loro e soprattutto sulla mamma rassicurandoli che avrebbe continuato ad aiutarli con la preghiera. Intanto i genitori decisero di recarsi presso una clinica dove erano già stati affrontati in precedenza casi analoghi e lì trovarono medici disposti a prendersi cura di questo difficile caso.
Al termine della gravidanza la bambina è nata con parto cesareo ed è stata subito sottoposta a cure intensive. Dopo 36 ore i medici constatarono che potevano intervenire chirurgicamente. Terminata l’operazione assicurarono che, nonostante le difficoltà previste e impreviste, tutto era andato bene e disposero per la nutrizione parenterale della bambina.
Dopo venti giorni i medici, considerato il miglioramento generale, disposero che la piccola fosse alimentata finalmente per via orale, ma si manifestò subito un reflusso gastro-esofageo per cui fu necessario un ulteriore intervento al fine di posizionare correttamente lo stomaco.
Intanto don Adriano, tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e moltissime persone continuavano a pregare.
La piccola venne sottoposta al nuovo intervento. Trascorsero altri venti lunghi giorni di ansiosa attesa, sempre con la viva speranza di poter avere buone notizie definitive, facendo affidamento soprattutto sull’aiuto del Signore per le continue ed efficaci preghiere di intercessione di don Adriano, del Cenacolo e delle nostre.
Finalmente i medici furono in grado di sciogliere la prognosi e iniziarono a nutrirla con il latte. Il reflusso gastro-esofageo non si era più manifestato e l’alimentazione continuò regolarmente. Con il trascorrere dei giorni la speranza prendeva sempre più consistenza finché si ebbe la certezza che il caso era definitivamente risolto. Ormai tutti erano sicuri che la guarigione era avvenuta. Non solo, ma si è constatato che si trattò di un vero miracolo quando, nei giorni seguenti, nello stesso ospedale si verificò un altro parto di un bambino affetto dalla medesima patologia ma, anche se i medici si prodigarono analogamente per risolvere questo caso, purtroppo il piccolo morì poco dopo l’intervento.
Ringraziamo Gesù per averci conservato la bambina che ora cresce in salute, vispa e allegra portando nella famiglia la gioia del Signore.
Grazie, don Adriano, perché le tue fervide preghiere di intercessione hanno ottenuto dal cuore misericordioso di Dio questo prezioso dono! Grazie anche al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e a tutti coloro che incessantemente hanno pregato.

È tornata la serenità in famiglia

Ho 42 anni, sono sposata e ho due figli. I miei problemi sono cominciati nel mese di giugno 2007, periodo in cui intuivo che in famiglia qualcosa non andava bene e ho iniziato un percorso di sofferenza. Mi sono rivolta con frequenti telefonate a don Adriano il quale mi ha aiutata a capire ciò che non andava bene, ma con il suo sostegno ho cominciato a vedere qualche spiraglio di luce.
In generale la situazione familiare migliorava perché c’era maggior comprensione, ma nello stesso tempo, mia figlia, a causa di questi problemi, incominciava a rifiutare il cibo e dimagriva in modo impressionante.
Decisi di partecipare con mio marito e con i bambini alla celebrazione eucaristica e all’adorazione del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione. Don Adriano sosteneva mia figlia, con la preghiera di intercessione e Gesù le infondeva fiducia e forza tanto che ricominciò a nutrirsi.
Da un anno frequento il Cenacolo Eucaristico e devo testimoniare che ho superato i problemi con mio marito e mia figlia ora si alimenta regolarmente.
Don Adriano continua a pregare per noi e soprattutto per mia figlia. Io mi sento serena e spesso piango di gioia vedendo che anche mia figlia partecipa volentieri alle celebrazioni del Cenacolo e che, con la fede e con il sostegno della preghiera di intercessione la nostra vita sta decisamente cambiando.
Ringrazio il Signore perché con il Suo infinito amore misericordioso ci ha illuminati e incoraggiati ad essere fiduciosi in Lui.
Sono riconoscente a don Adriano che ha pregato tanto e continua a pregare per tutta la mia famiglia.
Grazie di cuore anche a tutto il Cenacolo per le preghiere e per l’impegno che costantemente dimostra nell’aiutare il prossimo.

Il Signore ha dissolto l’ematoma

Voglio ringraziare il Signore per la grazia concessa a mio figlio Massimo.
Il mese di giugno 2006 mio figlio era a cena in un ristorante in compagnia della fidanzata e di alcuni amici. Ad un certo punto si alzò e uscì e, poiché tardava a rientrare, andarono a cercarlo e lo trovarono mentre stava vomitando e con forte mal di testa. Lo accompagnarono subito all’ospedale, ma l’esito delle analisi era nella norma per cui i medici dissero che si trattava di una indigestione.
Pur continuando mio figlio a lamentarsi di male alla testa, i medici non compresero la gravità della sua situazione per cui il giorno successivo lo mandarono a casa.
Verso sera, però, fummo costretti a riportarlo all’ospedale dove lo sottoposero ad una T.A.C. dalla quale si evidenziò un ematoma. Io, mio marito e un nipote che era con noi eravamo disperati e abbiamo pregato tanto. Il giorno dopo telefonai a don Adriano sottoponendogli questo problema e lui mi disse di aver fiducia in Gesù compassionevole e che avrebbe pregato intensamente per mio figlio.
Da ulteriori esami alla testa non emerse nulla di nuovo e di conseguenza i medici non sono stati in grado di motivare questo inconveniente. Dopo tre settimane di ricovero è stato dimesso senza la necessità di assumere farmaci perché l’ematoma, grazie all’intervento del Signore, si è dissolto completamente.
Questa è stata una grande grazia che il Signore e la Madonna hanno concesso a mio figlio e io, unitamente ai miei familiari, Li ringrazio di cuore.
Ringrazio tanto don Adriano e tutto il suo Cenacolo per le preghiere di intercessione.

La fede mi ha salvato

Premetto che la mia vita coniugale non è stata molto felice in quanto sono subentrati via via dei dissapori e delle incomprensioni al punto che non si poteva più vivere insieme. Pertanto, con rammarico, abbiamo deciso di ricorrere alla separazione. La separazione da mia moglie ha stravolto la mia vita. Mi sono trovato da solo: i miei genitori sono mancati alcuni anni fa e i miei amici mi hanno abbandonato. Mi sembrava di impazzire, il mondo mi è crollato addosso; stavo per intraprendere una brutta strada con l'uso dell'alcool; ho tentato persino di farla finita: ormai ero solo.
Un giorno, per caso, ho sentito parlare di don Adriano da una conoscente la quale mi disse di rivolgermi a lui che mi avrebbe ascoltato ed aiutato. Sono andato presso il Centro di ascolto di via Bossi a parlargli: gli raccontai la mia storia e gli confidai che tutti mi avevano abbandonato. Lui mi ha abbracciato come un padre, mi ha confortato dicendomi che pregava intensamente per me e che mi avrebbe seguito spiritualmente invitandomi a pregare come ho sempre fatto.
Il gruppo del Cenacolo mi ha accolto; ho trovato amici che sono diventati per me come fratelli. Grazie alle preghiere di don Adriano pian piano sono cambiato senza rendermi conto; ho iniziato un cammino di guarigione spirituale e di conversione del cuore. Il mio carattere burbero, egoista, presuntuoso e nervoso si è modificato e ho cominciato ad avvertire una sensazione di pace nel mio animo. Le persone del Cenacolo Eucaristico mi sono state vicino e mi hanno consigliato di affidarmi al Signore e alla Madonna; io acconsentivo a parole, ma non con il cuore.
Durante le vacanze estive, per concretizzare maggiormente il cammino intrapreso ed arricchirlo interiormente, con un amico del Cenacolo sono andato a fare volontariato a Lourdes. In quel luogo sacro sono stato affascinato da qualcosa di meraviglioso: è difficile spiegarlo con parole; mi sono veramente affidato a Maria e mi sono sentito avvolgere dal suo amore materno. Da allora la mia vita è cambiata, ho cancellato tutto il mio passato; la mia preghiera che prima recitavo meccanicamente ora sta diventando preghiera del cuore e dialogo con Dio che ha avuto compassione di me e mi ha fatto rinascere a una nuova vita.
La fede in Dio Padre è diventata la mia forza, la mia speranza e sto assaporando il valore del dono della vita che va difesa e vissuta in pienezza.
Ringrazio il Signore che in questo difficile momento non mi ha abbandonato e don Adriano che si è preso cura di me e continuamente mi sta accompagnando con la preghiera e con i suoi preziosi consigli.
La Comunità di fede del Cenacolo è diventata ormai per me come una famiglia.

Grazie Gesù per la gioia di vivere

Ad agosto del 2007 ho iniziato a stare molto male a causa di una grave disfunzione cardiaca: sono stata messa in coma farmacologico e in rianimazione con un susseguirsi di cure all’ospedale e a casa. Nel mese di aprile 2008, a causa di questa disfunzione, le mie condizioni, nonostante le cure, continuavano a peggiorare. Ero ricoverata in ospedale in attesa di urgente trapianto di cuore e non potevo muovermi. La mia unica speranza era quella di poter trovare presto un donatore compatibile.
Una mia amica partecipò all'incontro di preghiera di maggio 2008, alla santa Messa presieduta da don Adriano e all'adorazione eucaristica presso il santuario Santa Croce di Torricella Verzate (Pavia) per pregare per me. La sera stessa telefonò a mia sorella dicendole che le parole espresse da don Adriano sembravano riferite proprio al caso mio.
Poco dopo fui avvisata che era possibile il trapianto perché si era trovato il cuore compatibile.
Soltanto dopo l’intervento chirurgico la mia amica, come già aveva comunicato a mia sorella, mi disse che, durante le preghiere di intercessione per ottenere da Dio la guarigione dei sofferenti, don Adriano pregò intensamente e particolarmente per i malati che avrebbero dovuto sottoporsi a complicati interventi chirurgici al cuore chiedendo anche al Signore di guidare la mano del cardiochirurgo.
In quel momento mi sono resa conto che una di quelle persone ero proprio io e, al pensiero che tanti fedeli si erano uniti alla preghiera di don Adriano per la mia guarigione, mi sono sentita tanto incoraggiata e fiduciosa nel Signore.
Sabato 25 ottobre 2008 mi sono recata personalmente con mia sorella nel santuario Santa Croce all'incontro di preghiera per ringraziare il Signore che mi ha donato questo cuore e perché il trapianto è riuscito perfettamente.
Ora sto bene e desidero ringraziare don Adriano, il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, mia sorella e la mia amica per le efficaci preghiere di intercessione per mezzo delle quali ho ritrovato la gioia di continuare a vivere.

Il Signore mi ha guarita dalla leucemia

Ero donatrice di sangue presso l’AVIS, iscritta all’ADMO e volontaria della Croce Rossa rendendomi sempre disponibile, con amore, verso coloro che avevano bisogno di aiuto.
Improvvisamente mi sono sentita male e, da potenziale donatrice, sono passata dalla parte di chi ha bisogno di trapianto. Infatti, nel mese di marzo 2004, mi sono ammalata di leucemia e ho iniziato le cure di chemioterapia. Intanto la mia carissima amica Manuela aveva presentato una richiesta di preghiere di intercessione al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e a don Adriano che ha pregato intensamente per me chiedendo al Signore in dono la mia guarigione. Durante il ricovero, in attesa che si potesse effettuare il trapianto, ogni giorno pregavo il rosario e mi affidavo alla Madonna. Ci sono stati momenti molto difficili e dolorosi da superare, ma sapevo che don Adriano continuava a tenermi in preghiera, e ciò mi dava fiducia nel Signore e speranza nel buon esito dell’intervento.
Appena è stato trovato un donatore di midollo compatibile, nel 2005, sono stata sottoposta al trapianto. I medici hanno parlato di esito riuscito soltanto al 50-60 per cento.
Per un anno, dopo il trapianto, dagli esami risultava ancora un valore positivo che, in seguito, è divenuto negativo e ciò è stato la conferma della mia guarigione.
Appena mi è stato possibile stare in mezzo a tanta gente, la mia amica mi ha accompagnata da questo sacerdote al quale ho chiesto di non cessare di pregare per me, ma soprattutto, per ringraziare il Signore che mi aveva accompagnata con la Sua potente misericordia e la Madonna che mi ha sostenuta nei momenti più difficili.
Ora sto bene e partecipo con assiduità alle celebrazioni del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per continuare a rendere grazie al Signore per il dono meraviglioso della guarigione.

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
Mensa via Belfiore 12, Torino
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Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 

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CENTRO DI ASCOLTO

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Lunedì dalle 7,30 alle 9,30
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Nei centri di ascolto di Torino e Casanova continua l'accoglienza rispettando le norme vigenti relative al distanziamento e all'uso della mascherina

CASA DI SPIRITUALITÀ

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Aperto ogni domenica e festivi dalle 15 alle 18.
Don Adriano riceve il sabato dalle 6,30 alle 11. Segue celebrazione eucaristica.
Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.