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Testimonianze 2022

Guarigione ai reni

Ritengo doveroso dare la mia testimonianza per il dono che ho ricevuto dal Signore. Davvero Gesù ha posato il suo sguardo misericordioso su di me.
Più volte mi sono recato da don Adriano per pregare con lui e lui ha pregato su di me con la sua intensa preghiera. Ogni volta che partecipavo alle sue celebrazioni uscivo dalla chiesa trasformato, ricco di fiducia e di speranza.
Ricordo molto bene quando partecipavo alle celebrazioni eucaristiche al termine delle quali don Adriano, come era solito fare, rivolgeva al Signore intense preghiere di intercessione per ottenere il dono della conversione e della guarigione. Al termine di un tempo di adorazione e di preghiera intensa per i sofferenti, per i malati, per le persone sfiduciate, povere di fede e di speranza, don Adriano passava con il Santissimo in mezzo alle persone, come avviene a Lourdes e quando è arrivato davanti a me ho pregato così: " Gesù, guariscimi! "e Gesù lo ha fatto!
Io ho provato un momento di profonda commozione, mi sentivo un po' smarrito: Gesù Eucaristia era davanti a me!
La mia storia, il mio soffrire era il seguente: mi sentivo molto stanco e ciò mi preoccupava molto per cui decisi di fare degli esami per scoprire la causa della mia forte debolezza. I risultati mettevano in evidenza che la creatinina e l'albumina erano molto alte e quindi la situazione era assai preoccupante, Lo specialista mi ha spaventato quando mi ha comunicato che mi trovavo in una condizione vicinissima alla dialisi e il quadro clinico risultava disastroso. Pertanto, mi ha consigliato di fare ulteriori esami per approfondire il mio stato reale di salute, molto precario, tra i quali un ecodoppler renale dal quale risultava che il rene era molto danneggiato per cui rischiavo la dialisi a causa della marcata nefrosi aterosclerotica bilaterale. Dopo una settimana di ricovero in ospedale e dopo aver eseguito altri esami specifici i medici
hanno ritenuto opportuno rifare l'ecodoppler. L'esito è stato molto sorprendente: il medico mi ha comunicato, con sorpresa, che i miei reni funzionavano perfettamente, e ancora oggi funzionano benissimo. In proposito, aggiungo che rispetto al primo esame di 17 giorni prima, nel secondo esame non risultava più l'idronefrosi e anche la pressione si era stabilizzata. Tutto ciò grazie a Gesù Eucaristia ed al dono stupendo della guarigione. Non c'è altra spiegazione! Certo che la prassi richiede una dieta dopo quello che ho avuto e più avanti altri esami di controllo.
Rendo grazie e lode al Signore per quanto ho ricevuto in dono e ringrazio anche don Adriano per le sue intense ed efficaci preghiere.

Una caduta pericolosa

Ringrazio il Signore Gesù per il dono della guarigione alle costole e al polso.
È da tempo che frequento le celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano Gennari presso Casanova nel Monastero abaziale del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Voglio portare a conoscenza ciò che, purtroppo, mi è successo venerdì mattina: improvvisamente, mentre camminavo, sono scivolata e, perdendo l’equilibrio, sono caduta a terra battendo il fianco sinistro all’altezza delle costole riportando un grande ematoma e ho battuto con violenza anche il polso sinistro. Nessuna frattura, per grazia del Signore, ma sentivo un forte dolore a causa di questa caduta. Ero stravolta per quello che mi era successo ed ero molto sofferente; inoltre ero preoccupata poiché avevo già programmato di partecipare alla celebrazione della solennità della Pentecoste presieduta da don Adriano presso il Monastero abaziale di Casanova. In quel momento ero disorientata perché non sapevo se avrei fatto bene a non partecipare alla celebrazione oppure confidare nel Signore che mai abbandona le sue creature sofferenti. Ho scelto di partire con delle mie amiche, facendomi coraggio anche se ero molto sofferente.
La celebrazione eucaristica mi ha talmente coinvolta al punto che il forte male ha cominciato a diminuire. Ho sentito forte la presenza e l’opera dello Spirito Santo che mi hanno dato tanta gioia e forza nel proseguire il mio cammino sofferente, ma ricco della presenza del Signore.
Don Adriano, con la potenza dello Spirito Santo, ha saputo trasmettermi coraggio, fiducia e certezza che il Signore Gesù mi avrebbe guarita.
Ho pensato, pur nella sofferenza, che avrei decisamente potuto spezzarmi costole, vertebre e polso, ma nulla di tutto ciò. Il Signore mi aspettava nel Monastero di Casanova per partecipare alla stupenda santa Messa celebrata da don Adriano, alla presenza della grazia e dell’amore di Dio.
Al termine della celebrazione, don Adriano, davanti a Gesù Eucaristia, ha pregato con intensità di fede per i malati e i sofferenti, per i poveri, per le famiglie bisognose e per coloro che soffrono a causa di varie malattie.
Io mi sono sentita molto coinvolta mentre il mio dolore diventava sempre più sopportabile. Tutto si è presto risolto con qualche giorno di riposo e spalmando un po’ di adeguata pomata, e così ho potuto riprendere il mio consueto lavoro.
Con grande riconoscenza ringrazio e benedico il Signore Gesù per tutto ciò che mi ha donato.
Ringrazio don Adriano che è sempre molto attento a coloro che sono nella sofferenza.

Guarigione agli occhi

Frequentemente partecipo alle s. messe celebrate da don Adriano nel Monastero Abaziale di Casanova chiedendo preghiere di intercessione e di guarigione per le necessità di molte persone e per me. Infatti, da tempo avevo gravi problemi agli occhi.
Don Adriano mi ha sempre accolta come un padre che abbraccia una figlia donandomi la benedizione del Signore e assicurandomi la sua costante preghiera.
Una domenica pomeriggio nel mese di luglio 2021, al termine della s. messa, durante le preghiere di adorazione al ss. Sacramento esposto sull’altare, don Adriano pregava chiedendo al Signore il dono della guarigione per molti malati e sofferenti.
Nello specifico presentava anche al Signore le molte malattie che colpiscono gli occhi.
All’improvviso sentii nel profondo del mio cuore come una voce che mi diceva che ero guarita agli occhi. Fui colta da stupore perché il Signore aveva guarito i miei occhi. Ero sicura; non avevo dubbi sulle sue parole. Il mio cuore fu invaso da una fortissima emozione grande e incontenibile dentro e fuori di me.
Dai miei occhi scendevano lacrime di commozione e di gioia mentre dal mio cuore saliva al mio Signore una incessante preghiera di lode, di ringraziamento, di amore e di gratitudine alla sua immensa misericordia. Nei giorni seguenti mi accorsi che la mia vista era più chiara e vedevo più nitidamente nonostante che da anni avessi gravi problemi agli occhi e il chirurgo mi aveva detto che avrei dovuto sottopormi a diversi interventi chirurgici. Successivamente a fine luglio mi recai a fare degli esami e una visita specialistica; gli esiti mi confermarono che tutto era rientrato nella norma. Lo specialista chirurgo mi ha confermato la guarigione e mi ha consigliato di ritornare successivamente per i normali controlli periodici.
Allego la documentazione medica e desidero che questa mia testimonianza venga portata a conoscenza di tante persone per poter tutti insieme ringraziare il Signore rendendogli lode e gloria.
Un grazie particolare a don Adriano, testimonianza vivente di amore a Dio e ai fratelli. Chiedo a Dio che lo colmi delle sue benedizioni affinché possa continuare la sua missione di aiuto ai bisognosi, ai sofferenti, agli ammalati e ai poveri.

Guarigione da ulcera all'esofago

Voglio rendere grazie al Signore per avermi consesso, pregando intensamente, il dono della guarigione di mio padre.
Il 2 giugno 2021, mio papà, vedovo di 86 anni, mi disse che non era stato bene nella notte avendo avuto forti dolori all’addome e le feci nere.
Ciò mi ha preoccupato molto e mi ha fatto capire che non c’era molto tempo da perdere. Subito ci siamo consultati in famiglia e abbiamo deciso di telefonare al medico della mutua che ci segue da anni che ci rispose: “Non perdete tempo! Andate subito al pronto soccorso”. Nel frattempo io ho chiamato don Adriano informandolo di tutto ciò che era accaduto a mio padre. Don Adriano mi ha subito assicurato che l’avrebbe messo in preghiera e l’avrebbe ricordato nella celebrazione eucaristica. Ho chiesto preghiere anche ad alcune amiche e volontarie del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione con le quali ho condiviso il servizio alla mensa dei poveri del Cenacolo per alcuni anni.
Quando siamo arrivati al pronto soccorso dell’ospedale Molinette, verso le ore 15, ci registrarono subito e, dopo pochi minuti, ci chiamarono. Il medico e l’infermiera compresero subito che si trattava di un sanguinamento interno e così sistemarono mio papà su una barella adatta per il trattenimento; lo salutammo con il nodo in gola e venne portato velocemente a fare esami approfonditi. Alle ore 17 mi ha chiamato la dottoressa che si era presa cura di mio padre, informandomi che era già stata eseguita una gastroscopia ed è stata riscontrata un’ulcera all’esofago. Hanno “messo” una clip ed è stato spostato in un reparto di geriatria.
A questo punto incominciò il calvario per lui e per noi a causa dei divieti per il covid, in quanto i pazienti non potevano ricevere visite; così mio papà, già affetto da sordità acuta, si sentiva maggiormente isolato e solo.
La dottoressa che lo aveva accolto in reparto ci ha permesso di salutarlo dall’esterno della porta d’ingresso in quanto papà si trovava a metà corridoio.
Io venerdì ho partecipato alla celebrazione eucaristica presso la chiesa di s. Barbara presieduta da don Adriano portando nel cuore a Gesù mio padre. Al termine della celebrazione ho incontrato don Adriano e l’ho aggiornato in merito alla situazione molto delicata e preoccupante di mio padre. Don Adriano mi ha risposto che avrebbe intensificato la preghiera e che avrebbe chiesto con insistenza al Signore il dono della guarigione.
Con sorpresa, sabato papà ha incominciato ad alimentarsi e domenica pomeriggio sono riuscita a salutarlo personalmente per qualche minuto. Al pomeriggio partecipai alla celebrazione eucaristica presso la chiesa abaziale di Casanova e chiesi ancora a don Adriano di continuare a pregare per mio papà; lui mi ha assicurato che presto papà sarebbe tornato a casa guarito.
Altre vicissitudini si sono interposte, ma, via via, tutto è stato egregiamente superato. Il venerdì è stato eseguito il controllo gastroscopico e l’esito è stato negativo in quanto l’ulcera risultava cicatrizzata. Verso sera è stato dimesso ed è ritornato finalmente a casa.
La gioia del Signore ha colmato il mio cuore e il cuore di coloro che hanno pregato per papà. Ringrazio con riconoscenza il Signore Gesù che ha operato meraviglie. Ringrazio anche don Adriano che ha incessantemente pregato per papà e che sa donare a tutti uno sguardo sorridente e, con la sua solida fede ha chiesto e ottenuto in dono dal Signore la guarigione di mio papà.

Asportazione di un lipoma degenerato

Voglio rendere testimonianza per tutto ciò che il Signore Gesù ha compiuto in me durante la mia vita.
Molte volte ho partecipato alle celebrazioni del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e mi sono recata anche al centro di ascolto e di preghiera per chiedere al Signore, per mezzo di don Adriano, delle grazie che mi stavano particolarmente a cuore.
Una mia carissima cognata da tempo aveva avuto la formazione di un lipoma che, sempre di più col passare del tempo, si ingrossava e aumentava di peso fino ad arrivare a 8 etti e mezzo.
Io, in un primo tempo, mi sono premurata di accompagnarla da un chirurgo per una visita specialistica, e in seguito per l'intervento chirurgico. Il professore chirurgo, dopo averla accuratamente visitata, espresse la sua perplessità di operarla a causa della grandezza e anche per la posizione in cui si trovava; infatti era localizzato tra diversi organi delicati, e mi spiego: colonna vertebrale, sigma e organi genitali. Mia cognata era giustamente molto preoccupata e con Iei anch’io. Che cosa fare? — ci siamo chieste. Ho pensato bene di accompagnarla al Centro di ascolto e di preghiera presso il Monastero di Casanova per chiedere preghiere intense e forti a don Adriano affinché lo Spirito Santo scendesse con potenza su di lei e illuminasse il chirurgo.
Dopo un po’ di tempo il chirurgo decise con determinazione di operarla. L’operazione si è concretizzata con molta facilità e con grande stupore del chirurgo stesso che ha potuto agire senza ostacoli sulla massa che si è rivelata  stranamente  incapsulata.  Il chirurgo è riuscito ad estrarre la massa come se fosse un parto spontaneo. Dall'esito istologico è risultato che la massa era un lipoma nato come tale, che però, nel tempo, nel suo interno aveva già iniziato una degenerazione in tumore maligno, ma per la sua estrazione fatta ancora in tempo, ed essendo incapsulato, non ha avuto bisogno di alcuna terapia.
Il nostro commovente grazie va al Signore Gesù che ha operato meraviglie, allo Spirito Santo che ha illuminato il chirurgo, e a don Adriano per le sue intense preghiere e per la sua amorevole sensibilità e attenzione ai sofferenti e ai malati.

Insperata guarigione da Covid 19

Premetto che sono stata autorizzata a scrivere questa testimonianza da mio padre.

Alla fine del mese di marzo 2021 mio padre si ammala di coronavirus. Non aveva febbre ma si sentiva molto stanco e non aveva appetito. Gli monitoravo la saturazione su indicazione del medico di base che oscillava tra 88 e 90. Il giorno della Santa Pasqua la saturazione scende a 80 allora, contattato il medico dell'USCA, attivato dal medico di famiglia, il dottore decide di prescrivermi una bombola di ossigeno perchè data la situazione era indispensabile. Però, purtroppo l'ossigeno non è stato sufficiente perchè il giorno successivo, Lunedì dell'Angelo, la saturazione era a 62. A questo punto ho contattato don Adriano il quale era già informato riguardo la situazione clinica di mio papà e mi ha suggerito di chiamare il 118. Io auspicavo che il medico del 118 mi prescrivesse altre bombole di ossigeno, invece ha capito che era fondamentale per mio papà il ricovero: era il giorno 5 aprile 2021!

Malgrado il babbo fosse sempre sfebbrato gli hanno diagnosticato polmonite bilaterale da COVID 19, messo la maschera Venturi perchè il casco non lo sopportava e l'ossigeno al massimo. Io telefonavo in ospedale ogni giorno e i medici considerando tutte le sue patologie pregresse (due carcinomi all'intestino retto e dopo 20 anni al colon, embolia polmonare, broncopneumopatia cronico ostruttiva, ipertrofia prostatica) erano molto prudenti nel formulare giudizi. Un triste pomeriggio, erano già passati 10 giorni, mi telefona un dottore del reparto e il fatto che fosse il medico a telefonarmi mi ha preoccupata...
Avevo ragione in quanto senza mezzi termini mi dice che la polmonite di mio padre non era migliorata poiché le flebo di antibiotico che gli avevano fatto non avevano prodotto alcun risultato e che avrebbero somministrato un altro tipo di antibiotico con un principio attivo diverso ma se anche questo non avesse fatto effetto, purtroppo, non ci sarebbe stato più nulla da fare. Al termine della telefonata ero distrutta! Ho telefonato a don Adriano che domandava quotidianamente notizie di mio papà, disperata, quasi piangente e lui mi ha rincuorata dicendomi che entrambi dovevamo intensificare la preghiera. Ero affranta ma la mia fede nel Signore e nella Madonna della Salute mi sostenevano. Pregavo giorno e notte Gesù, Maria, Giuseppe, perchè temevo di perdere il mio caro babbo, infatti, quando di pomeriggio telefonavo in ospedale per avere il bollettino medico di papà mi prendeva una fortissima tachicardia. Finalmente dopo 4 giorni una dottoressa mi ha detto, con sorpresa, che la nuova terapia stava facendo effetto e due giorni dopo è stato possibile fare una videochiamata che mi ha permesso di vedere il mio babbo oltre che sentirlo al telefono; lo vidi pallido, dimagrito e con le mani, i polsi e le braccia viola. Ha fatto ritorno a casa in ambulanza il giorno 8 maggio. Era finalmente guarito; negativo al tampone molecolare fatto per 2 giorni, rimaneva ancora difficile la deambulazione in quanto era molto provato non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Sono trascorsi sette mesi, ora cammina ed è ritornato ad essere sereno.

Papà ed io ringraziamo il Signore per tutto ciò che ha elargito su di lui, durante il periodo di intensa sofferenza e don Adriano sempre disponibile ad ascoltarci, sostenerci, a incoraggiarci e a continuare la sua intensa preghiera su di lui.
Con questa testimonianza vorremmo dare speranza a tutte le persone che si trovano in un periodo buio nella loro vita; proprio quando tutto sembra perduto lì inizia l'opera meravigliosa del Signore.

 

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
Mensa via Belfiore 12, Torino
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Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 

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CENTRO DI ASCOLTO

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Aperto ogni domenica e festivi dalle 15 alle 18.
Don Adriano riceve il sabato dalle 6,30 alle 11. Segue celebrazione eucaristica.
Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.