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Testimonianze

Le testimonianze sono depositate presso la sede dell'Associazione Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.

Mi è tornata la volontà di vivere

Mi recai al santuario della Madonna di Fatima in un momento molto brutto della mia vita. Mentre piangevo disperata davanti alla statua della Madonna, una donna che non conoscevo si avvicinò a me, mi disse di mettermi in contatto con don Adriano e mi scrisse su un biglietto il numero di telefono del Cenacolo. Subito mi voltai per ringraziarla, ma non la vidi più.
Quindi mi recai da don Adriano in un periodo in cui mi sentivo morta dentro; ero come un passero che non sapeva neppure pigolare; la mia vita era un inferno, tant’è che non avevo neanche timore di andarci perché lo stavo vivendo ormai da cinque anni.
Di conseguenza, quasi per caso mi trovai davanti a don Adriano. Quando impose le sue mani su di me e mi benedisse ho sentito un forte calore propagarsi dai piedi in su con un tremolio diffuso in tutto il corpo; un fenomeno immediato che mi ha, dapprima, spaventata e poi stupita perché non comprendevo che cosa mi stesse accadendo.
Da quel momento forza e volontà di vivere hanno preso posto all’angoscia che mi attanagliava. Le difficoltà che mi opprimevano non si sono risolte, ma tutto è cambiato perché, da quel momento, ho acquisito la volontà di affrontarle e la voglia di vivere.
Da anni non sapevo neppure più che esistesse il bene in quanto intorno a me vedevo solo il male. Ma questa mattina, svegliandomi, ho ringraziato Dio per la nuova giornata: è veramente un miracolo perché, per me, la vita, fino a prima dell’incontro con don Adriano, era diventata un peso insopportabile.
Inoltre, da non sottovalutare, ho trovato, fra voi del Cenacolo Eucaristico, amici veri che posso consultare e incontrare per non sentirmi mai più sola, inutile e senza la consapevolezza di questo meraviglioso dono che è la vita.
Ringrazio il Signore Gesú per quanto ha operato in me.
Grazie di cuore anche a don Adriano per le sue preziose preghiere di intercessione.

Mia figlia è guarita dal cancro

Da qualche anno frequentavo saltuariamente le celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano durante le quali ho sempre provato un senso di serenità e benessere spirituale che rimaneva in me e mi accompagnava nella vita quotidiana.
Nell’estate 2009 mia figlia di 35 anni ha sentito un nodulo al seno. Si è subito recata dal medico e ha fatto un’ecografia. I medici le hanno detto di non preoccuparsi e di ripetere l’esame dopo sei mesi.
A febbraio 2010, dopo aver rifatto l’esame, il medico le ha ordinato di effettuare l’esame con l’ago aspirato dal quale è risultato un carcinoma di terzo grado, uno dei tumori più maligni. Nel frattempo il tumore era ingrossato e aveva raggiunto la dimensione di un’arancia. Si preventivavano cure pesanti dopo l’intervento chirurgico: radio, chemioterapia e, forse, cure ormonali. Io ero disperata.
Intanto ho incontrato una mia amica che mi ha accompagnata da don Adriano. Dopo la messa l’ho incontrato e gli ho esposto il mio dolore: lui ha fatto una forte preghiera chiedendo a Gesú di ascoltare il cuore di questa mamma e di aiutarla.
Subito mia figlia è stata operata. Le analisi istologiche e di laboratorio hanno rivelato che il tumore, benché molto ingrossato, era rimasto “incapsulato”, non si era diffuso e non risultavano metastasi.
Mia figlia, con l’asportazione chirurgica è completamente guarita, non ha avuto bisogno di sottoporsi alle cure pesanti e devastanti che i medici avevano preventivato.
Ringrazio il Signore Gesú per la grazia che mi ha concesso e don Adriano che mi ha aiutato a rivolgermi con fiducia a Lui intercedendo per ottenermi questa grande guarigione.

Epitelioma sul sopracciglio

Desidero rendere testimonianza per la guarigione avvenuta grazie alle preghiere di don Adriano, del Cenacolo e di molti amici.
Mio papà, il 25 Settembre 2009, è stato operato per asportazione di un epitelioma sul sopracciglio. Il chirurgo ci tranquillizzò dicendoci che non era nulla di grave, ma naturalmente occorreva fare la biopsia per esserne veramente certi; se nessuno dall'ospedale avesse chiamato entro 20 giorni, potevamo stare tranquilli.
Trascorso tale tempo, mia sorella infermiera andò a ritirare l'esito dell'esame all'ospedale e dovette insistere per farselo dare perché i medici desideravano consegnarlo direttamente all'interessato e parlare con lui. Lesse il referto scoprendo così che il neo asportato risultava essere una metastasi dermica di melanoma.
I medici le dissero che occorrevano degli accertamenti e prescrissero nuovi esami per poter trovare il melanoma che aveva generato la metastasi.
Alquanto preoccupate e consapevoli della gravità della situazione, abbiamo iniziato a pregare e a chiedere preghiere per la guarigione.
Nel frattempo abbiamo incontrato Don Adriano, conosciuto tramite mio cognato, per chiedere una forte preghiera di intercessione.
La successiva visita dermatologica non individuava "nei" sospetti o adenopatie superficiali palpabili, quindi bisognava procedere ad una visita più approfondita tramite PET su tutto il corpo.
L'ultimo sabato di ottobre ho accompagnato mio papà al Monastero di Casanova e don Adriano ci ha assicurato che avrebbe continuato a pregare per lui per ottenere dal Signore questa grazia di guarigione.
La domenica 9 novembre abbiamo partecipato alla S. Messa e alla preghiera di guarigione durante la quale il carissimo don Adriano annunciava che due persone venivano guarite da cellule tumorali. Egoisticamente mi auguravo che una di queste fosse mio papà, ma lui non ci aveva comunicato di aver sentito alcunché di particolare durante quella preghiera.
Il 13 novembre, veniva sottoposto a PET e il 25 dello stesso mese l'esito risultava negativo; il neo non esisteva più, tutto era a posto.
Continuammo a pregare, non più per chiedere, ma per ringraziare: in primo luogo il Signore, che ha voluto darci una grazia così grande, poi la Madre del cielo per essere stata la mediatrice, per averci sostenuto e dato forza in quei terribili giorni.
Grazie anche a don Adriano che, con la sua grande fede, ha implorato l'intervento divino e a tutti voi perché con i miei familiari avete pregato con noi.
Grazie di cuore.

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